Dalla radicale trasformazione di vecchie sedie da cinema in legno di faggio nasce come gioco il mobile “schedario”, per la classificazione di documenti da ufficio. Le singole sedute vengono impilate a due a due. Il meccanismo di rotazione della seduta originale e la sua parziale trasformazione, fornisce la scusa per l’apertura con coperchio del classificatore stesso, mediante un semplice meccanismo di leve. L’elemento centrale ad arco, che svolge funzione di ancoraggio alla parete dell’intera struttura , è il frutto della modifica dei braccioli. La particolare forma arcuata deriva dalla naturale curvatura degli elementi originali. L’impiallacciatura degli schienali, a causa del cattivo stato di conservazione, è sostituita da un tessuto plastico realizzato a mano dall’artista di Fiber Art, Silvia Beccaria.
Progetto Carlo Nonnis Arch.
Realizzazione Santagiuliadesign/Torino
Esemplare unico
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